Università addio

Certo che un periodo peggiore di questo per quanto riguarda l'economia e la finanza non penso ci sia mai stato da tanti anni a questa parte..Vi rendete conto di quanti tagli nel settore pubblico stanno facendo senza dare serie alternative??Un caso su tutti scuola e università. Lo scenario è da paura, i tagli riguardano cifre da paura, in piu' aggiungiamo gli enormi buchi nel bilancio e la frittata è fatta. Sto facendo il tirocinio al dipartimento di chimica e ogni giorno vivo con apprensione, angoscia, rabbia la situzione con cui ricercatori, docenti, borsisti, dottorandi si trovano a confrontarsi. Le risorse per fare ricerca sono quasi nulle, e questo si sapeva..Il punto è che non ci sono i soldi per pagare gli stipendi. Tra due anni l'università di Firenze non avra' piu' i soldi per pagare nessuno. Avvisassero in tempo almeno, cosi' uno cambia mestiere.. Chi puo', e cioe' i prof piu' anziani vanno in pensione anticipata e l'atmosfera che si vive è di profondo disagio, senso di impotenza, rassegnazione, di fronte a gente che non capisce niente ma proprio niente..pensa di tagliare qua e la' per risanare i conti pubblici e non si preoccupa di capira che c'è dietro e chi c'è dietro, gente che da anni lavora seriamente per la ricerca, per un ente pubblico...e ora si ritrova a non sapere cosa sara' del proprio futuro...Che schifo davvero. Personalmente mi sento spaventata, spaesata e a volte demotivata a dare un senso a quello che faccio e ai miei "sacifici". Ho paura del futuro e non c'è niete di peggio. A questa età, dovremmo essere peni di fiducia nel futuro, pieni di ambizioni e aspettative. Ma come si fa??La cosa che piu' mi fa rabbia è che oltre al fatto che c'è gente incompetente che ci governa, è il fatto chi subisce le conseguenze è sempre la gente che fa il proprio mestiere seriamente, mentre i responsabili dei casini che succedono stanno li' al loro posto. Esempio su tutti il rettore dell'università di Firenze. Responsabile di tutto il macello che ci sta ora, di un buco di nn so quanto..al centro da anni di scandali, per es del fatto che il figlio laureato in agraria ora ha un corso nn so di che a medicina..responsabile del fatto che i ricercatori nn avranno piu' i loro stipendi...e del fatto che le lezioni in molte facoltà sono sospese..Bene lui il caro rettore sta ancora li'!!!!!Non è possibile. Allora possiamo are tutte le manifestazioni che vogliamo, possiamo protestare quanto vogliamo...ma loro i responsabili stanno li' al loro posto, e chissa' quanti soldi prenderanno quando andranno via..Insomma ho scritto un post allegro eh??Ma il momento che viviamo è davvero brutto. E per chi, come me, sta per affacciarsi nel mondo del lavoro, facciamoci coraggio e speriamo passi presto, anche se non so davvero come.

Notizia di ieri: la Denso di San Salvo propone la Cassa Integrazione Guadagni per 890 operai. Notizia di ieri: i vertici e sottovertici della Fira (una dozzina di esponenti forzisti abruzzesi) sono agli arresti per il reato di furto aggravato e associazione a delinquere con finanziamento illecito ai partiti; ammanco di 16 milioni di euro dalle casse regionali ed europee.
L'istruzione Alessia serve ad aver fiducia sempre. Non è la solidità economica l'unica ragione per cui si fanno sacrifici. Continua a farli per essere una persona più ricca, anche se con pochi soldi. Il limite tra questa affermazione e la solita dietrologia filosofico-fregona sta nel fatto che versiamo nella stessa situazione. Questa crisi mi spaventa ma credo che darà una buona dritta: i miliardi di eurini che sentiamo in tv perdersi ogni giorno a migliaia sono moneta virtuale, non esistono nella realtà. Non è una battuta. E la cosa piu' triste è che servono a pagare quello che altrimenti non possiamo avere. Accumulare debiti,mutui, finanziarie. Il tutto offerto dalle banche che volevano far soldi sulla povera gente e ora tutti noi cittadini dobbiamo rimpinguare le loro casse valori per non farle finire sul lastrico come loro hanno fatto con i clienti mandati in rovina.
Che le cose miglioreranno è certo, spero solo che iniziano ad essere più corrette di prima. E noi non dobbiamo abbarterci ma continuare a volere un mondo meno grigio. Credo infine che non sia esaustivo il tagliare le mele marce quando ormai sono già imputridite del tutto: eliminare il rettore non risolve il guaio. Eliminare il manager di alitalia non risolve il problema se già ci sono milioni di euro. Arrestare Del Turco o Vito Domenici non risolve il problema. Bisogna cambiare mentalità civile. Noi che stiamo subendo tanti torti non dobbiamo arrenderci ne prentendere di cambiare il sistema. Possiamo obbligarci almeno a non cambiare opinione. Buon lavoro di speranza e consolazione!

gianavajo ha scritto:Credo infine che non sia esaustivo il tagliare le mele marce quando ormai sono già imputridite del tutto: eliminare il rettore non risolve il guaio. Eliminare il manager di alitalia non risolve il problema se già ci sono milioni di euro. Arrestare Del Turco o Vito Domenici non risolve il problema.

Spero che tu voglia dire che questi arresti non risolvono i problemi e BASTA, non che non servano o non siano serviti. Forse ci stiamo abituando al modello Berlusconi che solo la morte per anzianità ci toglierà di torno. Secondo me le mele marce andrebbero perseguitate fin quando non paghino fino in fondo per quello che hanno causato o contribuito a causare.
Perché ricordati che dietro ognuno di quelli che hai elencato ci sono tantissime persone comuni che hanno pagato e continuano a pagare salato i traffici illeciti di questi "signorotti".

Penso che di leggi "salva-qualcuno" ne abbiamo fin troppe e anche del quieto vivere delle "opposizioni" che lo permettono.

Gianni vorrei davvero guardare le cose con il tuo ottimismo. Non cerco consolazione, cerco giustizia. La giustizia oggi proprio non la vedo. Si, puo' essere che le cose miglioreranno ma quando?Guardo al concreto; oggi tutti i dipendenti di alitalia per esempio, i dipendenti degli enti pubblici a cui hanno tagliato i fondi, ricercatori, insegnanti, si trovano in una situazione difficile. Dopo tanti anni di lavoro serio, ora rischiano di non sapere dove lavoreranno nei prossimi mesi, chi li pagherà, anche se magari questa situazione durerà poco (nella migliore delle ipotesi), comunque vivranno una situazione anche e soprattutto psicologica nn facile. Quello che dico io è che i responsabili non pagano mai fino in fondo, e perchè?Non condivido la filosofia del "siccome è già marcio lasciamo marcire". Per quanto riguarda l'istruzione serve a dar fiducia sempre?si forse. Ma anche a far valere le proprie ragioni, a non farsi prendersi in giro. Ed è ovvio che non si studia per diventare ricchi (per fortuna senno' sarebbe un mondo di cacca), ma per essere realizzati come persone. E oggi in molti casi non ci sono le possibilità per farlo, o non ce le fanno avere.La vedo cosi'. Non sono pessimista, e neppure priva di fiducia. Sono realista e penso che solo guardando le cose come stanno si potrà avere fiducia nel domani. Grazie comunque del confronto.

sono molto d'accordo con te ale e con antonino e pensare che ero felicissima a luglio quando c'è stato lo scandalo della sanità abruzzese forse perchè aspetto da anni una cosa che può migliorare il mio stile di vita ma siccome costa qualche miliaiadi euro,nessuno a parte il mio medico, che qualcosa ne capisce, è disposto a darmi ciò che voglio ma soprattutto mi spetta...e quindi non mi rimane che aspettare e confidare in chi arriverà ma come si dice sai chi lasci ma non sai chi trovi...
ma visto anche tutta la situazione italiana che va a rotoli divento sempre più pessimista su tutto, per non parlare poi del futuro che ci aspetta
Adesso penso: mi laureo e poi vediamo cosa succede ma il pensiero al futuro c'è sempre.

Adri gia'..bel casino..
La legge 133/08 è di fatto una condanna a morte dell'università pubblica. Qui a Firenze ormai in quasi tutte le facoltà hanno occupato, e c'è la sospensione della didattica non si sa fino a quando..un casino davvero. Ma bisogna farsi sentire, non è possibile star zitti di fronte a tutto questo, è rivoltante!Stamani in tt Firenze si svolgono le lezioni all'aperto di prof e ricercatori di tt le facoltà per protesta..ora vado a vedere!!Speriamo si risolvi qualcosa, anche se da "lassù" continuano a strafregarsene di noi..

Ma perché non inviate foto di protesta dalle vostre università? Lì com'è la situazione? Qui, come diceva Alessiuxia, stamattina ci sono state lezioni in 14 piazze fiorentine. Il prossimo appuntamento, importante, è quello del 21 ottobre, in cui ci sarà la manifestazione regionale organizzata dagli atenei di Firenze, Pisa e Siena.

Stamattina ho cercato di farmi il giro, in bici, di tutte le piazze, ma qualcuna troppo lontana l'ho saltata...se volete vedere le foto ecco il link:
http://pensierosso.blogspot.com/2008/10/lezioni-per-tutti.html
se mi mandate foto dei vostri atenei ci facciamo un reportage da mettere sul giornalino (perché, esce ancora? Si esce!)!

P.S.: non sto cercando di avere più accessi al blog!

In Italia ormai l'informazione è messa proprio male, al tg1 10 secondi per parlare delle proteste universitarie. Parlano di tutto tranne che delle cose vere o meglio delle cose serie e gravi. Meglio non accenderla la tv..Viva l'Italia.

Qui tutti a fare orecchie da mercante!!!
Com'è la situation nei vostri atenei?

Odry, Elefantina, Tweety, a Pescara?
Jessy, a Chieti?
Gianavajo e Salvanes, a Bologna?

E Zonia? Mi sa che è l'unica che può star tranquilla lontano da qui! Vero? (ah, comunque sei iscritta in un'università italiana... Vabbè per il momento goditi il "modello straniero-frasctir")

ciao raga!be' e' propio il momento di cominciarsi a preoccupare!martedi da noi a ch si terra' un'assemblea speciale per parlare delle varie problematiche che ci stanno circondando!non e' una bella situazione neanche per l 'universitaa' d'annunzio!vi terro' informati...ma non credo sia il caso di allarmarsi per la chiusura da noi,perche' finora nessuno ce ne ha parlato!bacii

CIAO ALESSIUXIA!GUARDA HO LETTO PROPRIO ORE ED ATTENTAMENTE IL TUO RACCONTO!L AVEVO LETTO ANCHE L ALTRA VOLTA MA NON COSI' ATTENTAMENTE!SAPESSI COME TI CAPISCO....IO HO LE TUE STESSE PAURE E VIVO NELL'INCERTEZZA DEL FUTURO!OGGI STUDIAMO,FACCIAMO SACRIFICI NOI E I NOSTRI GENITORI...E DOMANI COME MI RITROVERO'?IERI ,CERCANDO DEGLI ANNUNCI D LAVORO SU INTERNET,HO TROVATO UNA MAREA DI ANNUNCI DI RAGAZZI LAUREATI CHE SONO ALLA RICERCA DI LAVORO,IL BELLO E' CHE CHIEDEVANO DI TUTTO:BABYSITTER,DOGSITTER,LAVAPIATTI,CAMERIERE..ECC!SPERO CHE NON SARA' COSI' PER TUTTI NOI.IO HO FEDE!ANCHE SE ANCH'IO,COME TE,SONO SPAVENTATA E TIMOROSA PER IL FUTURO HO FEDE!TU PENSA ANCHE ALLA MIA SITUAZIONE,VOGLIO DIVENTARE UNA PSICOLOGA CLINICA,CI METTERO' 3ANNI PIU LA SPECIALISTICA,PIU TIROCINIO,PIU 4ANNI DI PSICOTERAPIA(CHE E' UN CORSO CHE' SARO' IO A PAGARLO) E POI COMINCERO' A LAVORARE,SE TUTTO VA BENE E SE TROVERO' LAVORO!SAI QUANTI PSICOLOGI CI SONO IN GIRO!?VABE,TU STAI TRANQUILLA,ANZI STIAMO TUTTI TRANQUILLI E PREGHIAMO CHE LE COSE VADANO MEGLIO X TUTTI!UN BACIO

Morena hai ragione. Sai io se mi arrabbio per le cose che mi non mi sembrano giuste, un po' mi demoralizzo. Pero' poi rifletto e capisco che l'importante è crederci sempre, fare quello che ti piace e non smettere mai di sognare. Se avessi pensato a un futuro "piu' certo " non avrei scelto la strada che ho preso, di certo i biotecnologi non sono ancora molto ben visti, in Italia..Anch'io come te ho seguito le mie passioni e ho deciso di fare quello che piu' mi piaceva, perchè penso che sia inutile intraprendere una via che non ti appartiene..Insomma dobbiamo essere consapevoli che non sarà facile ma senza buttarci giu'..con tanta serenità. Baci

Non so se state seguendo gli sviluppi delle proteste studentesche. Avete sentito ieri Berlusconi come ha risposto alla mobilitazione di centinaia di migliaia di studenti/docenti/ricercatori/maestre e maestri/genitori in tutta Italia? Che manderà la polizia nelle facoltà occupate. No comment.

Ieri qui a Firenze l'astrofisica Margherita Hack ha tenuto una lezione in piazza della Signoria. Una "vecchietta" che nonostante la fatica ha voluto esserci e portare il suo grido di speranza per la salvezza dell'università. Ho ripreso il suo intervento sulla riforma prima della lezione di astrofisica, vi consiglio di guardarlo perché è davvero coinvolgente. L'ho messo sia su youtube che sul mio blog, ecco il link:

http://it.youtube.com/watch?v=E64JYJ49aNs

Per chi invece volesse evitare il caricamento del video, ecco il testo:

Margherita Hack ha scritto:
Vi ringrazio di essere qui, in questa occasione davvero terribile per il nostro Paese.
Pensate, una riforma così importante, come quella riguardo l’Università è stata fatta con un decreto legge approvato un mese dopo, quindi oggi è legge; senza né aver discusso in Parlamento, né parlato e discusso con chi nell’università ci lavora, quindi questa è una falsa democrazia.
Io spero, spero che questa presa di posizione di tanti giovani, di tanti studenti, apra gli occhi a quella parte della popolazione che ancora ammira questo governo, che è un governo che DISTRUGGE l’Italia!

E mi auguro che anche l’opposizione diventi una vera opposizione, che sia unita dai comunisti di Rifondazione a Di Pietro, un’unica forza per combattere questo governo vergognoso di arroganti e ignoranti!

Ci si riempie sempre la bocca di parole come innovazione, tecnologia…”Se non facciamo, innovazione, tecnologia, diventeremo un Paese del Terzo Mondo”, ebbene questi signori non sanno che l’innovazione e la tecnologia sono il frutto della ricerca applicata e la ricerca applicata è il frutto della ricerca pura, cioè quella ricerca che ha il solo scopo della conoscenza che non si pone immediati risultati pratici, che magari arriveranno dopo decenni. Un esempio è quello di Einstein che prese il premio Nobel per l’effetto fotoelettrico che sembrava una ricerca del tutto pura, del tutto astratta, eppure dopo qualche decennio da questa ricerca pura son venuti fuori tutti i marchingegni elettronici di cui tutti ci serviamo sempre.

Ora, la ricerca con chi si fa? La ricerca si fa con i ricercatori e soprattutto coi giovani, perché le statistiche ci dicono che sono i giovani che fanno le maggiori scoperte, quelli che hanno meno di quarant’anni.

Con questa legge si fa inaridire l’università, è come un albero a cui si toglie la linfa, la linfa sono i giovani; pensate che razza di riforma è questa, o di controriforma, è gravissimo già il taglio dei finanziamenti, i finanziamenti erano già la metà di quelli degli altri Paesi europei, come Germania, Francia e Inghilterra, ma ancora peggio è il blocco del turn-over.

Nel 2009 ci si propone di assumere un ricercatore per diecimila docenti che vanno in pensione, nel 2010 un ricercatore per cinque docenti e quindi s’arriverà presto a più che dimezzare il personale docente. Cosa vuol dire questo? Già oggi, molti ricercatori, che secondo la legge di riforma di parecchi anni fa, la 380 prevedeva che i ricercatori dovessero prevalentemente far ricerca, sono oberati di insegnamenti, di quelli più pesanti e ripetitivi; con questo futuro assetto cosa succederà? Che i ricercatori faranno soltanto didattica, la ricerca non si fa più, non ci saranno più laboratori e quindi questo vuol dire veramente la morte dell’università, la morte della ricerca.

margherita hack e' un mito..
off topic:
x morena:un consiglio ,quando scrivi online non usare il maiuscolo..sembra che stai urlando..lo so che sembra una scemenza ma e' una delle net etiquette dell online..(il maiuscolo si usa per gridare ,improperi etc..)
ciaaaaaaaa

ok danz!non lo sapevo,per me il maiuscolo e' una forma di scrittura come un'altra!!!!non lo sapevo!grazie per il consiglio!
ciao

e si questa situazione è davvero brutta!!mi stupisco che a pescara non si sia fatto e non si sta facendo niente non ho visto neanche un volantino niente di niente.non so a chieti se la situazione è diversa quindi io mi unisco a voi nel manifestare

In questi giorni mi sono resa conto di quanto sia bello quando tante persone la pensano esattamente come te, e come te sono pronte a fare di tutto affinche' facciano valere le proprie ragioni..in un clima di profonda ostilità nei confronti di noi poveri illusi vagabondi bamboccioni studenti, e chi ne ha piu' ne metta, la protesta non si ferma ma dilaga. E il Cavaliere probabilmente si sta rendendo conto che alla base di tutto cio' non ci sono ragioni politiche, nonostante abbia detto il contrario e cioe' che queste manifestazioni sono alimentate dai centri sociali, dai collettivi e sostenute dai giornali.
Dicevo che sono sinceramente soddisfatta e felice del fatto che sta avendo luogo una mobilitazione generale.
E' stato emozionante essere circondata da 40000 persone che esattamente come me, in maniera assolutamete pacifica e spinti da un forte senso di giustizia (e di amarezza, di rabbia..) si siano unite in un unico coro, per far sentire a chi ci considera dei bamboccioni, che non lo siamo affatto, che capiamo fin troppo bene cosa hanno intenzione di fare!
Vogliono privarci di un'università pubblica, vogliono mettere l'istruzione in secondo piano!L'ISTRUZIONE, LA RICERCA, bisogna investire su queste cose, non taglare! Perchè è il futuro che è in gioco, non semplicemente un risanamento di conti pubblici. E loro vogliono farlo anzi volevano farlo con estrema superficialità. Ma sono davvero felice che almeno ci facciamo sentire!E lo facciamo in tanti. Sono felice per esempio del fatto che per la prima volta abbia aderito alla protesta anche la prestigiosa università Sant'Anna di Pisa. Allora mi chiedo come fanno a non capire (ma penso che facciano finta di non capire) che se questo disagio coinvolge tanti giovani, allora ci DEVONO essere delle motivazioni serie, perchè al contrario di quello che pensano non manifestiamo per il gusto di farlo, perchè siamo "facinorosi"..E siamo appoggiati da persone che di cultura ne hanno da vendere..Mi ha fatto particolarmente sorridere un'intervista fatta da un giornalista a Umberto Eco in cui gli chiedeva se fosse d'accordo col fatto che i giovani protestassero. Eco ha risposto in una maniera che al giornalista e' apparsa sul momento alquanto strana, cioe' ha risposto che girando per il mondo, la maggior parte delle persone che gli chiedono un autografo hanno attorno ai 20 anni. Traduzione che i giovani non sono affatto stupidi. Comunque nonostante il ministro Gelmini sia intenzionata a restare siu suoi passi, non credo proprio che la protesta finisca qui, e me lo auguro.

Anche la prestigiosa rivista Nature ha ritenuto giusto dire la sua sui tagli del governo.
L'articolo è apparso in rete il 15 ottobre 2008.


http://www.nature.com/nature/journal/v455/n7215/full/455835b.html

Ecco la traduzione


Tagli "mozzafiato"

Tentando di potenziare la propria sofferente economia, il governo italiano si sta concentrando su obbiettivi facili, ma sciocchi.

E' un periodo oscuro e rabbioso per gli scienziati taliani, trovandosi di fronte un governo che opera con la sua particolare filosofia del taglio delle spese. La scorsa settimana, decine di migliaia di ricercatori sono scesi in strada per testimoniare la propria opposizione contro una legge progettata per controllare la spesa pubblica. Se passasse, come ci si aspetta, la legge si occuperebbe di quasi 2000 ricercatori precari, i quali sono la spina dorsale degli istituti di ricerca (spesso sotto organico) - e circa la metà di coloro che già sono stati scelti per un lavoro permanente.
Nonostante gli scienziati stessero marciando, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, il quale ha preso il potere in Maggio, ha decretato che il budget dell'università e della ricerca potrebbero essere usati come fondi per puntellare le banche e gli istituti creditizi italiani. Questa non è la prima volta che Berlusconi ha preso di mira l'università. In Agosto, ha firmato un decreto che taglia il budget dell'università del 10% e permette di riempire solo una posizione accademica vacante su cinque. Esso permette anche alle università di essere convertite in fondazioni prvate per ottenere altri fondi. Visto il clima attuale, i rettori credono che questo venga usato per giustificare ulteriori tagli al budget e che alla fine li costringerà a chiudere corsi con scarso valore commerciale, come quelli classici, o addirittura la scienza di base. Dato che questa "bomba" ha colpito all'inizio delle vacanze estive, le sue implicazioni sono state pienamente riconosciute adesso - troppo tardi, dato che il decreto viene adesso trasformato in legge.
Nel frattempo, il ministro dell'educazione, dell'università e della ricerca, Mariastella Gelmini, è rimasta silenziosa su tutti i temi relativi al suo ministero con l'eccezione delle scuole secondarie, ed ha permesso grandi e distruttive decisioni da portare avanti senza sollevare obiezioni. Ha rifiutato di incontrare scienziati e accademici per ascoltare le loro preoccupazioni, o spiegare loro le politiche che sembrano richiedere il loro sacrificio. E ha fallito nel delegare ad un sottosegretario l'occuparsi di queste questioni in sua vece.
Le organizzazioni scientifiche colpite dalla legge sulla spesa pubblica sono invece stati ricevuti dall'autore della legge, Renato Brunetta, ministro della funzione pubblica e dell'innovazione. Brunetta sostiene che poco può essere fatto per fermare o cambiare la legge - nonostante sia ancora discussa nelle commissioni, e debba essere ancora votata nelle due camere. In un'intervista, Brunetta ha paragonato i ricercatori a "capitani di ventura", dicendo che dare loro posizioni permanenti sarebbe come "ucciderli un pò". Questo è un'incomprensione di cosa i ricercatori gli hanno spiegato - che la ricerca di ogni paese ha bisogno di un sano rapporto fra personale permanente e temporaneo, con i secondi (come i post-dottorati) che si spostano fra laboratori di ricerca solidi e ben equipaggiati. In italia questo rapporto è diventato molto cattivo.
Il governo Berlusconi potrebbe credere che misure draconiane siano necessarie, ma i suoi attacchi alla ricerca di base sono sciocchi e di corte vedute. Il governo ha trattato la ricerca come l'ennesima spesa da tagliare, mentre in realtà è migliore vederla come un investimento per la costruzione di un'econimia della conoscenza del 21° secolo. In verità, l'italia ha già abbracciato questo principio firmando l'agenda europea di Lisbona del 2000, dove gli stati membri promettono di aumentare i propri budget di ricerca e sviluppo fino al 3% del prodotto interno lordo. L'italia, un paese del G8, ha una delle più basse spese in R&D (ricerca e sviluppo) del gruppo - a malapena l'1,1%, meno della metà di quello di paesi simili come la francia o la germania.
Il governo ha bisogno di pensare meno a guadagni di breve periodo utilizzando un sistema di decreti resi facili da ministri che si lamentano. Se vuole preparare un futuro realistico per l'italia, come dovrebbe, non dovrebbe oziosamente far riferimento al lontano passato, ma capire come la ricerca funziona attualmente in europa.