Com'è piccolo il mondo...

Sto leggendo "Avanti Popolo. Foto di gruppo con professore" di Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera e, recentemente, autore de La Casta. E' un libro che si legge piacevolmente in cui l'autore ci svela un po' di retroscena sui membri della multicolor UNIONE.
Sto scoprendo l'esistenza di correnti e correntine dai nomi strambi che non poco influiscono col (non) fare politica della sinistra italiana.
Stella ha scritto un libro simile sulla Casa delle Libertà: "Tribù. Foto di gruppo con cavaliere".

Poi ci sono delle chicche, tipo la seguente. Riporto l'estratto di un'intervista a Franco Giordano, segretario di Rifondazione Comunista che parla della sua breve carriera da calciatore:
"Ero abbastanza bravo. Facevo la punta, ero cresciuto nelle giovanili del Bari. Mi vendettero al Corato, in comproprietà. Nel 1972 già guadagnavo mezzo milione al mese. Una domenica, me lo ricorderò sempre, andiamo a giocare a San Salvo, in provincia di Chieti. Io non entro subito, resto lì a scalpitare in panchina e finalmente l'allenatore mi butta dentro. Ero un ragazzino svelto. Volevo mettermi in mostra. Mi arriva una palla, parto, lascio il mio marcatore sul posto, piombo davanti al portiere e tiro una legnata. Palo. Una bella azione. Ero proprio contento. Mi volto a guardare l'allenatore per cercare l'applauso. Lui mi fa segno di avvicinarmi. Dice: "Non ti sognare di rifarlo più, guarda che qui dobbiamo perdere". Ci ho ripensato spesso. Non credo che la partita fosse venduta. Penso che più semplicemente non avessimo i soldi per restare in serie C e quindi era meglio retrocedere. Non so...Fatto sta che da quel giorno non ho voluto giocare mai più".

Ma com'è piccolo il mondo...La Salvanes...v'aveta fà sempr arcanoscj! San Salvo responsabile della mancata carriera calcistica di Giordano, e della sua riuscita carriera politica...